ROMA – Campagne allagate e alberi divelti per effetto del maltempo che ha provocato frane, smottamenti ed esondazioni ma a preoccupare è anche l’abbassamento improvviso delle temperature E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in riferimento all’allerta meteo della protezione civile nelle regioni del centro sud con precipitazioni temporalesche, venti forti e neve e rischio idrogeologico. Se pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne, i forti temporali con precipitazioni violente – sottolinea la Coldiretti – hanno provocato danni diretti sui terreni secchi che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con frane e smottamenti. La pioggia per essere di sollievo – continua la Coldiretti – deve infatti durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa. La nuova perturbazione, con apporto di aria fredda, ha fatto precipitare le temperature con il gelo notturno che rischia di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti dopo che il caldo anomalo ha favorito il risveglio vegetativo anticipato di noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle. Si assiste ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – precisa la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2022 i 6 miliardi di euro.