ROMA – Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, ha annunciato un’importante novità per le persone con Sclerosi Multipla. Adveva®, il programma multicanale rivolto ai pazienti in trattamento con i farmaci Merck per la SM, si arricchisce infatti di un nuovo servizio: Virtual Nurse.
A introdurre le novità di Virtual Nurse è Andrea Paolillo, Medical Affairs Director di Merck in Italia “Da oltre dieci anni Merck offre ai suoi pazienti un servizio di assistenza tecnica per supportarli nell’autosomministrazione del suo farmaco iniettivo per la SM.
Il servizio si è evoluto di anno in anno, fino a diventare un vero e proprio programma multicanale, rilanciato ad aprile 2019 con il nome di Adveva®.
Adveva® offre un sito internet, un’APP ed un team di infermieri qualificati, in grado di supportare i pazienti nell’utilizzo dei nostri autoiniettori. Ora le esigenze di sicurezza legate all’attuale pandemia ci hanno spinto a lanciare un’ulteriore novità: il nostro team di professionisti potrà fornire assistenza non solo in presenza, come già faceva, ma anche da remoto, tramite videochiamata”.
Il servizio di Virtual Nurse non è una novità in assoluto per Merck. Ad ottobre 2020 era già partita un’iniziativa pilota nell’ambito dell’Endocrinologia Pediatrica, rivolta ai pazienti con deficit dell’ormone della crescita, attraverso la quale infermieri qualificati connessi in videochiamata fornivano supporto sull’utilizzo dei dispositivi per l’autosomministrazione della terapia Merck. Il successo di questa prima sperimentazione ha spinto l’azienda ad estendere il servizio ai pazienti con SM.
“I pazienti e coloro che se ne prendono cura sono da sempre al centro delle nostre attività: tutte le nostre iniziative sono finalizzate a fare una concreta differenza nelle vite di queste persone – sottolinea Antonio Messina, a capo del business farmaceutico di Merck in Italia. Le digital technologies costituiscono uno strumento fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo e possono aiutare a rispondere alle nuove esigenze nate con l’attuale emergenza sanitaria globale. In particolare, con Virtual Nurse abbiamo fornito un’alternativa comoda, efficace e sicura alle classiche visite in presenza, che, in questo periodo, possono essere fonte di ansia e disagio per il paziente, che potrebbe addirittura rinunciare ad usufruire del servizio per evitare interazioni face to face. Il pilota che abbiamo condotto in Endocrinologia Pediatrica ha raggiunto risultati anche superiori alle nostre aspettative, con riscontri molto positivi da parte degli utenti. Personalmente sono sicuro che, anche quando ci saremo lasciati la pandemia alle spalle, Virtual Nurse continuerà ad essere un servizio tra i più richiesti dai nostri pazienti. Come spesso succede, anche le sfide più impegnative possono essere uno sprone a innovarsi e progredire, specialmente per realtà come la nostra, che hanno l’innovazione ed il miglioramento continuo nel proprio DNA”.