NAPOLI – Importante appuntamento, venerdì 24 marzo alle ore 12.00, per l’opera bronzea “Cristo Rivelato” dell’artista Domenico Sepe che arriva nella storica Cappella Pappacoda in Piazza San Giovanni Maggiore a Napoli.
Prima dell’apertura ufficiale della visita, l’evento sarà preceduto da una conferenza stampa con la partecipazione di alcune autorità cittadine, dello scultore Domenico Sepe, del parroco di San Giovanni Maggiore don Salvatore Giuliano, della curatrice del progetto Leonilde Romano e dell’art director Pietro Mingione.
Appartenente alla collezione privata della Famiglia Ciccone di Brusciano di Napoli, la scultura è stata gentilmente concessa in custodia presso la quattrocentesca Cappella a don Salvatore Giuliano, parroco di San Giovanni Maggiore.
Con il progetto espositivo di Leonilde Romano e l’art director Pietro Mingione, il Cristo Rivelato di Sepe sarà visitabile e farà parte del percorso guidato legato alla vicina Basilica. “Il Cristo – ha scritto Leonilde Romano nelle sue note – ha travalicato la Cripta in cui era, nella città che lo ha voluto, Brusciano, e per volontà del proprietario, Ciro Ciccone, e del parroco del complesso di San Giovanni Maggiore, don Salvatore Giuliano, che sostenuto dalla forza di Dio ha tanto lavorato per la riapertura della perduta Cappella, è arrivato per incastonarsi in tanta bellezza e antichità come la Cappella Pappacoda, perla nascosta della Basilica di San Giovanni Maggiore”.
“Il Cristo Rivelato di Domenico Sepe – ha scritto il critico d’arte Daniela Marra- rappresenta la completezza del ciclo dedicato alla figura di Cristo. Il valore simbolico che veicola è accuratamente compiuto: la metafora della narrazione della vita di Cristo nella sua interezza è evocata nell’atto della resurrezione. Nel suo primo respiro di sofferenza”.