Negli aeroporti italiani continua la crescita del traffico passeggeri anche se meno sostenuta rispetto al 2018. Nel 2019 l’incremento è di poco superiore 4% e continua crescita sostenuta di Malpensa, Napoli e Palermo. Nell’arco degli ultimi cinque anni la crescita maggiore ha riguardato gli aeroporti di Napoli, Bergamo, Catania, Bologna e Palermo. Roma Fiumicino si conferma il primo aeroporto per movimento passeggeri seguito da Malpensa, Bergamo, Venezia, Catania, Napoli, Milano Linate, Bologna, Palermo e Roma Ciampino. Sotto il milione di passeggeri gli scali di Trieste, Pescara e Trapani, quest’ultimo crollato a meno di 500.000 passeggeri la chiusura della base di Ryanair. Inoltre si è creata una netta distanza tra la dimensione dj Brindisi, in ventesima posizione con oltre 2,5 milioni di passeggeri, rispetto a Genova che ne registra un milione in meno.
Questi dati emergono dal rapporto sullo stato del trasporto aereo presentato da ICCSAI.
Alitalia resta il vettore di riferimento a Fiumicino, Linate, Cagliari, Genova e Trieste. Ryanair genera il 93% del traffico di Ciampino e l’82% di Bergamo; easyjet è la prima compagnia aerea di Napoli ma per meno del 30%.
Intanto, permangono difficoltà di privatizzazione dei piccoli scali, anche se la quota pubblica nei gestori aeroportuali italiano continua a ridursi, con una media del 35% rispetto al 54% dei gestori europei.
In Italia le principali operazioni del 2019 hanno riguardato Trieste, dove 2i Aeroporti ha perfezionato l’acquisto del 55%; la fusione per incorporaIone di Aeroporto di Salerno in Gesac; la crescita al 99,52 di Regione Puglia nel capitale di Aeroporti di Puglia. La Sac – Aeroporto di Catania è in via di privatizzazione.
La principale criticità rimane il basso livello di accessibilità intercontinentale diretta. Esclusi Fiumicino, Malpensa e Venezia, l’unico aeroporto a vantare un collegamento diretto con la New York è Napoli.
*Eugenio Sorrentino
*Responsabile Ufficio Stampa SACBO Aeroporto Milano Bergamo