MILANO – NextChem annuncia di aver siglato un’alleanza con Saola Energy per licenziare a livello internazionale una tecnologia per la produzione di Diesel Rinnovabile (Hydrotreated Vegetable Oil, detto HVO) da oli vegetali e grassi residui e avvia un roadshow di promozione sul mercato americano che parte oggi a Houston in occasione della “National Ethanol Conference” e toccherà Washington in marzo e Minneapolis in giugno.
NextChem e Saola Energy uniranno know how ed esperienza per sviluppare una soluzione per il mercato “chiavi in mano”. NextChem agirà quale licenziante della tecnologia combinata e fornirà ai clienti servizi in materia di Engineering, Procurement e Construction e formazione per garantire pieno successo nell’impiego della tecnologia. La tecnologia brevettata da Saola Energy consiste in una fase di idro-trattamento seguita da una di isomerizzazione per produrre diesel rinnovabile di alta qualità, a partire da oli e grassi residui. La tecnologia può processare una vasta gamma di materie prime ed è ideale per ottenere il pieno valore economico dei carburanti a basse emissioni di carbonio, a fronte degli incentivi previsti da diverse normative in essere[1].
Il processo ha un approccio basato sulla modularità ed è concepito per capacità a partire dai 10 milioni di galloni all’anno (circa 30.000 tonnellate/anno), il che lo rende ideale sia per impianti di piccola taglia integrati con siti esistenti che forniscono la materia prima, sia per grandi impianti indipendenti che possono approvvigionarsi di grandi quantità di materie prime. L’integrazione della nostra tecnologia con impianti (bio-raffinerie) esistenti ne consentirà l’ottimizzazione economica attraverso la valorizzazione dei sottoprodotti. Le aziende che trattano oli usati e grassi residui avranno accesso a nuove opportunità sul mercato dei combustibili rinnovabili di seconda generazione.
Il Diesel Rinnovabile (anche conosciuto come Hydrotreated Vegetable Oil, o HVO) e il Biodiesel tradizionale (conosciuto anche come Fatty Acid Methyl Ester, o FAME) vengono spesso confusi. Tuttavia, essi sono prodotti diversi. Entrambi possono derivare da oli vegetali e dai grassi residui, ma sono prodotti in maniera differente: il Biodiesel tramite trans-esterificazione e il Diesel Rinnovabile tramite idro-trattamento. Mentre il FAME presenta limiti di miscelazione con il Diesel di origine fossile, il Diesel Rinnovabile è un carburante drop-in (completamente sostituibile al diesel fossile) che soddisfa le norme ASTM D975 ed EN 590 per gli oli combustibili. Esso non è soggetto ai limiti di miscelazione ed è attualmente utilizzato nei motori diesel esistenti senza alcun vincolo e con performance superiori rispetto al fossile e al FAME. Sul mercato, il Diesel Rinnovabile garantisce un valore premium rispetto al FAME.
“Il Diesel Rinnovabile è una soluzione valida per la mobilità sostenibile e mostra un interessante trend di mercato[2], rappresentando il segmento nell’industria di biocarburanti a più veloce crescita. Per NextChem, questo accordo rappresenta un’opportunità per ampliare il portafoglio tecnologico in un settore in rapida espansione e costituisce anche una porta di accesso al mercato agri-tech americano” ha dichiarato Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Maire Tecnimont e NextChem. “NextChem sta guardando a soluzioni tecnologiche che, dando il miglior contributo alla decarbonizzazione, siano anche un’opportunità proficua per gli imprenditori per rafforzare il loro business o crearne di nuovi”.
“Questa collaborazione rappresenta una grande opportunità per licenziare le nostre tecnologie in tutto il mondo” ha affermato Adam Belyamani, Direttore Operativo di Saola Energy. “Con questo accordo, siamo in grado di fornire ai clienti una soluzione completa per impianti integrati di diesel rinnovabile. Ciò fornirà una soluzione molto attrattiva sul mercato per coloro che sono interessati a realizzare bioraffinerie sia di piccole che di grandi dimensioni”.