SALERNO – Un’anteprima con due proiezioni cinematografiche rivolte alle scuole e un percorso formativo “full-immersion” sulla media education che prevede seminari, laboratori e momenti di confronto – tutti rigorosamente gratuiti – dedicati a studenti e docenti delle scuole superiori. Sono questi gli assi portanti del MEC, Il Media Education Campus che si svolgerà a Salerno ad ottobre, precisamente dal 9 al 10 e dal 17 al 19. “OPEN – Pensare bene prima dell’uso” è il titolo scelto per quella che si propone come un’esperienza da vivere e condividere. Non a caso i destinatari sono gli studenti ed i docenti. Insieme saranno i protagonisti dei percorsi pensati per fornire tutti gli strumenti utili ad integrare la digital e media literacy tra gli elementi cruciali dell’educazione. Tutor esperti e protagonisti del settore si alterneranno nei vari momenti d’aula. Le location scelte per il Campus sono i luoghi simbolo della città di Salerno: Palazzo Fruscione, Palazzo Innovazione e Complesso Monumentale di Santa Sofia.
Nel definire il programma di questa edizione del MEC si è partiti dalla consapevolezza che le continue innovazioni tecnologiche e la loro rapida diffusione rendono complesso l’approccio alle opportunità offerte dai media e internet. Il progetto Media Education Campus, prodotto dall’Associazione SalernoInFestival e promosso da Miur e MIBAC, nasce da un’idea del presidente Giuseppe D’Antonio e del direttore artistico Luigi Marmo con lo scopo di facilitare il processo di digitalizzazione nell’ambito dell’educazione attraverso la Media Education. A Salerno sarà organizzato un campus didattico per la valutazione, la comprensione e la diffusione del criterio corretto per vivere il mondo dei media.
CLASS. La sezione Class è il cuore del Campus con i suoi sei seminari e un laboratorio interattivo. A guidare gli incontri saranno i protagonisti del settore come Pier Cesare Rivoltella e Michele Marangi (CREMIT, Università Cattolica di Milano); Dario Guadagno (Wonderlab srl, Innovatics srl); Alex Giordano (Ninjamarketing, IADAS); Alessandra Mauro e Valentina Notarberardino (Casa Editrice Contrasto); Antonio Sellitto (Endemol, DettoFatto Rai2); Boris Sollazzo (Radio24, Ciak, Rolling Stone);
QUESTION TIME. Il 17 ed il 18 ottobre a Palazzo Fruscione si susseguiranno gli incontri con gli esperti, le associazioni e di gruppi d’interesse. Ospiti di questa sessione saranno: Giacomo Pirozzi (Fotografo UNICEF); la psicologa e mediatrice familiare Loredana Lignola; François Dumont (Medici Senza Frontiere); Norberto González Gaitano, professore ordinario di Opinione Pubblica Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale – Pontificia Università della Santa Croce – Familyandmedia; Alfonso Amendola e Pietro Cavallo, rispettivamente docente in Sociologia dei Processi Culturali e professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione all’Università degli Studi di Salerno); Dario Ianneci (CIDI); Michele Buonomo (Segreteria Nazionale Legambiente); Giuseppe Palmentieri (direttore Comix Ars) e Anna Bisogno (docente di Storia e Linguaggi della Radio e della Televisione – Università Roma3).
Gli iscritti al Campus saranno ospiti del Parco Archeologico di Paestum, sostenitore dell’evento, per sperimentare il progetto di DATABENC (Distretto ad Alta TecnologiA per i BENi Culturali), “Paestum in Realtà Virtuale”.
WORKSHOP. I partner dell’evento, tra cui Medici Senza Frontiere, Legambiente, Città della Scienza, Artigianato Digitale, Vhei Iudav, Palazzo Innovazione contribuiscono all’esperienza formativa dei ragazzi con workshop e laboratori interattivi. Tra gli altri interverranno anche Daniela Stigliano, caporedattore responsabile Iniziative speciali del settimanale “Oggi” e Roberta Manzo della Polizia Postale.
LA MOSTRA. “Pinocchio Around The World” è il titolo della mostra di Giacomo Pirozzi, fotografo UNICEF, che sarà ospitata a San Pietro a Corte. Attraverso gli occhi di Pirozzi e di Pinocchio conosceremo i volti e le storie di tanti bambini del mondo: perché essere piccoli non è uguale ad ogni latitudine del pianeta. Il viaggio rappresenta una vera e propria “finestra” sul mondo che, oltre ad avvicinarci alle sorti di ogni bambino, ci invita a riflettere sui diritti dell’infanzia, spesso negati.