MILANO – La cucina in quarantena è ormai la stanza della casa preferita dagli italiani: tutti vogliono mettere le mani in pasta, ma quanti riescono anche a mangiare veramente bene? Il rischio, infatti, è che il lock down prolungato possa mettere a dura prova anche la nostra forma fisica, a causa della crescente tendenza a commettere errori alimentari, ma anche degli ostacoli che si frappongono tra noi e una spesa ponderata, dalle file interminabili fuori dai supermercati, agli scaffali svuotati dei beni di prima necessità, fino alle spese troppo ricche di prodotti processati e a lunga conservazione.
Per aiutare i consumatori a fare scelte migliori, più sane e consapevoli, soprattutto in un momento in cui si cerca di mettere la propria esperienza e spirito di innovazione a favore della comunità, nasce Oplà, la nuova app 100% italiana che supporta i suoi utenti nella valutazione dei prodotti alimentari in modo semplice, veloce e intuitivo e suggerisce quelli più adatti al profilo di ogni consumatore (a chi ha allergie, intolleranze o a chi cerca l’alternativa migliore a un prodotto esaurito).
Quale prodotto è meglio per me? La risposta in un’app!
Oplà – disponibile per iOS e Android dall’8 aprile – analizza e valuta oltre 25mila prodotti alimentari (ma il numero è in continua crescita) attraverso tre score indipendenti e trasparenti. Basta cercare un prodotto o inquadrare il codice a barre per avere la sua “carta d’identità”, con i 3 punteggi e altre informazioni utili: frequenza di consumo, valori nutrizionali, lista ingredienti, allergeni e certificazioni.
Qualità nutrizionale
Un punteggio da 0 a 10, accompagnato da un colore dal rosso (voto negativo) al verde (voto positivo) e da un commento: viene calcolato, grazie ad un algoritmo esclusivo sviluppato insieme ad un team di nutrizionisti, sulla base della quantità di zuccheri, grassi saturi e sale. E se il prodotto non ha una buona valutazione l’App suggerisce le alternative migliori tra prodotti simili.
Compatibilità
Questo score indica, attraverso una percentuale, se il prodotto che si sta acquistando è adatto al proprio profilo, sulla base di parametri personalizzati che l’utente può scegliere e cambiare ogni volta che vuole: allergie e intolleranze, dieta vegetariana o vegana, esigenze nutrizionali (meno grassi, meno zuccheri…) e molto altro.
Indice di trasformazione
Segnala quanto il prodotto è stato processato e lavorato, attraverso un punteggio che va da 1 a 4 (1 = poco trasformato, 4 = ultra-processato). Oplà è la prima app in Italia a fornire questo tipo di informazioni sui prodotti alimentari, molto utile per chi vuole evitare prodotti eccessivamente trasformati e preferisce scelte più “naturali”.
La scienza dietro Oplà: sviluppata e approvata dai nutrizionisti
I punteggi che Oplà attribuisce ai prodotti alimentari sono il risultato di calcoli complessi e scientificamente validati: la app infatti è stata sviluppata insieme ad un team di nutrizionisti e dietisti ed è stata approvata dagli specialisti della nutrizione attraverso un sondaggio che è servito anche a capire come aiutare al meglio i consumatori e a perfezionare l’app.
Non vi basta? Allora vi diciamo che gli algoritmi alla base degli score sono stati pubblicati e presentati durante diversi congressi ed eventi scientifici e sono stati sviluppati a partire dalle principali linee guida e raccomandazioni del Ministero della Salute e delle Istituzioni internazionali in materia di alimentazione e nutrizione.
Giovani, indipendenti, italiani: la bella (e buona) storia di Oplà
L’idea di Oplà nasce in cassa al supermercato ad inizio 2019 e ben presto prende forma: viene formato un team di lavoro specializzato con esperti in nutrizione, food innovation, marketing, tecnologia alimentare e digital thinking. Nella mente dei fondatori, l’app ha un obiettivo chiaro: cambiare in meglio l’alimentazione di tutti grazie all’innovazione tecnologica e a informazioni chiare, semplici e vere. Ci è voluto più di un anno per mettere a punto i punteggi “scientifici”, sviluppare un’app consumer friendly e facile da usare, e arricchire il database con i prodotti dei supermercati, ma oggi Oplà è finalmente pronta.