(PRIMAPRESS) – BRUXELLES – Potrebbe essere l’accordo raggiunto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel con il presidente francese Emmanuel Macron ed i premier olandese e spagnolo Mark Rutte e Pedro Sanchez, a dare il via libera all’arrivo di Frans Timmermans sulla poltrona della presidenza della Commissione europea e Manfred Weber su quella dell’Eurocamera, per i prossimi cinque anni. Ma i veti incrociati che arrivano soprattutto dai paesi dell’Est sul politico olandese sono ancora molti. Ed è lo stesso premier italiano Giuseppe conte a sottolinearlo: “Timmermans non sembra avere un consenso unanime ed è difficile capire se ha la maggioranza qualificata”.Sarebbe un errore forzare la mano ad una nomina quanto più piena di consensi possibili sopratutto nell’ottica di una Europa che si vuole riformare con criteri più contemporanei.Strenui oppositori continuano invece ad essere i capi di stato e di governo dei Paesi Visegrad, con Polonia e Ungheria intesta, e Viktor Orban che ha definito la scelta di Timmermans come “il più grande errore della storia”. Ma i quattro, da soli, non raggiungono il peso specifico necessario per poterla bloccare. Tra l’altro, la premier britannica Theresa May ha fatto sapere che, nel caso di un voto, starà dalla parte della maggioranza. Intanto si pensa anche alla sostituzione di Mario Draghi alla presidenza della Banca Centrale europea (BCE) ed il nome che era stato speso di Christine Lagarde, l’attuale direttore del Fondo Monetario Internazionale, non sembrerebbe accogliere i favori di tutti. – (PRIMAPRESS)