ROMA – Pannelli innovativi per l’edilizia realizzati con un prodotto di scarto dell’industria chimica. È quanto si propone il progetto INNCED che vede ENEA collaborare con l’azienda Fluorsid SpA, leader mondiale nella produzione e vendita di prodotti chimici a base di fluoro.
Il Progetto
Il progetto, che conta su un finanziamento totale di 180mila euro, di cui un quarto a carico del programma ENEA Proof of Concept 2020, durerà un anno e impiegherà nella realizzazione dei pannelli un sottoprodotto del ciclo produttivo industriale di Fluorsid, costituito per il 98% da gesso anidro (CaSO4).
Il team di ricercatori ENEA di due diversi dipartimenti, “Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili” e “Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali”, studierà la possibilità di realizzare un prototipo di pannello innovativo destinato al settore edilizio, secondo modelli di economia circolare e caratterizzato da resistenza al fuoco e alle sollecitazioni meccaniche, da alti livelli di isolamento termico e acustico ed elevata leggerezza .
Il responsabile della Sezione Strumenti per Applicazioni Energetiche dell’ENEA
“Queste ultime caratteristiche, che si cercheranno di raggiungere, saranno sperimentate applicando la metodica di aerazione della malta già brevettata, con brevetto internazionale, nel nostro laboratorio e basata sulla azione combinata di lievito di birra e perossido di idrogeno, dalla cui reazione scaturiscono la formazione di bolle di ossigeno e la conseguente lievitazione del composito”, spiega Piero De Fazio responsabile della Sezione Strumenti per Applicazioni Energetiche dell’ENEA.
I prodotti attualmente presenti sul mercato sono pannelli in cartongesso e/o blocchi in calcestruzzo di argilla espansa, leggeri, resistenti e con i quali è possibile realizzare velocemente e a secco pareti resistenti.
“Lo scopo della nostra ricerca è quello di realizzare prototipi di pannelli di anidrite sintetica con prestazioni meccaniche migliori rispetto a quelle dei prodotti attuali, leggeri e a bassa densità. Questo anche collaborando con una azienda leader del settore a livello internazionale e mettendo così a disposizione del sistema produttivo del paese l’esperienza e gli strumenti della ricerca applicata”, conclude De Fazio.