IVREA – Si è tenuta a Ivrea il 12 e il 13 ottobre, nell’ambito delle attività della Capitale italiana del libro 2022, la prima riunione del Comitato Editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino per pianificare l’edizione 2023 della fiera.
Un’occasione di confronto a cui hanno partecipato il direttore del Salone, Nicola Lagioia, con i consulenti e le consulenti del Comitato Editoriale – Paola Caridi, Ilide Carmignani, Mattia Carratello, Giuseppe Culicchia, Claudia Durastanti, Lorenzo Fazzini, Fabio Geda, Alessandro Grazioli, Helena Janeczek, Loredana Lipperini, Giordano Meacci, Eros Miari, Francesco Pacifico, Valeria Parrella, Alessia Polli, Rebecca Servadio, Lucia Sorbera, Annamaria Testa – per progettare l’edizione 2023 della manifestazione.
“Sulle colline che hanno visto nascere il pensiero e la visione di Adriano Olivetti – afferma Nicola Lagioia e il Comitato Editoriale del Salone del Libro – ci siamo ritrovati per cominciare a lavorare sul prossimo Salone del Libro, la nostra macchina per leggere. Qui nell’archivio dove si conserva la memoria di una grande impresa, abbiamo messo i primi mattoni del Salone 2023”.
Sin dall’inizio, Ivrea, Capitale italiana del libro 2022 e il Salone Internazionale del Libro, hanno costruito un percorso comune e progettualità condivise per promuovere il libro e la lettura in Italia.
A maggio 2022, durante la 34esima edizione della fiera, è avvenuto il passaggio di testimone da Vibo Valentia 2021 a Ivrea 2022 che ha lanciato proprio al Salone del Libro il percorso per il Manifesto sul futuro del libro e della lettura raccogliendo oltre 900 contributi di lettori e degli operatori della filiera editoriale.
Luoghi simbolo del Patrimonio eporediese
Gli spazi in cui la squadra del Salone si è ritrovata per lavorare alla programmazione della 35esima edizione della fiera sono fortemente simbolici: Villa Casana, prima sede di rappresentanza dove Adriano Olivetti riceveva i suoi ospiti diventata alla sua morte la “nursery” dove i bambini potevano leggere fin dalla più tenere età, oggi sede dell’Archivio Storico Olivetti e della Biblioteca che raccoglie il patrimonio delle biblioteche di fabbrica e di quartiere, nonché le prime Edizioni di Comunità e le riviste pubblicate da Olivetti, ma anche le edizioni a cui si ispirava.
Nella serata del 12 ottobre, la squadra di lavoro è stata ospite dalla Città di Ivrea nei rinnovati spazi di Palazzo Giusiana, già sede del tribunale, e oggi oggetto di un importante progetto di recupero in occasione di Ivrea 2022 di cui ospita il punto informativo, oltre a un nuovo spazio espositivo. In questa occasione gli ospiti hanno visitato la mostra Deus ex littera progettata e prodotta da Ivrea Capitale del libro, a cura di Costanza Casali, che espone i lavori di Massimo Giannoni e Paolo Amico incentrati sul tema del libro e della lettura.
Sempre qui il 5 novembre verrà presentato il Manifesto per una editoria sostenibile realizzato insieme agli studenti del master in editoria di Pavia e prima parte del Manifesto sul futuro del libro.
Venerdì 14 ottobre, in chiusura dei lavori, lo scrittore Fabio Geda insieme all’Assessora alla Cultura della Città di Ivrea, Costanza Casali, e a Paolo Verri, Coordinatore di Ivrea Capitale italiana del libro, ha incontrato gli studenti e le studentesse del liceo classico Botta per riflettere sul valore della lettura. L’incontro è stato coordinato da Maria Giulia Brizio, Responsabile dell’Ufficio Scuole del Salone Internazionale del Libro.
“Aver accolto l’invito della Città di Ivrea – commenta Marco Pautasso, Segretario Generale Salone del Libro – a lavorare dall’Archivio storico Olivetti alla prossima edizione del Salone è un segno di attenzione verso il territorio piemontese e per il progetto di Ivrea, capitale italiana del libro che sin da maggio 2022 ha scelto il Salone come momento di apertura delle sue attività. Lavoriamo tutto l’anno per diffondere la promozione del libro e della lettura in Piemonte e in Italia e perché la filiera editoriale fatta di editori, librai, operatori e autori sia attiva e presente sui territori in collaborazione con le Istituzioni locali come avvenuto a Bari e avverrà a breve a Saluzzo per la Festa del libro Medievale e Antico”.
“L’avvio dei lavori da Ivrea – spiega Avv. Costanza Casali, Assessore alla Cultura della Città di Ivrea – per la 35° edizione del Salone del libro di Torino è per tutta la Città motivo di grande soddisfazione. Il riconoscimento della rilevanza di Ivrea nel cammino per la diffusione del libro e della lettura che il Salone persegue da oltre trent’anni è un segno importante, che mette in luce la rilevanza del nostro progetto per l’Italia intera. In occasione della visita del gruppo del lavoro del Salone alla mostra Deus ex littera a Palazzo Giusiana abbiamo avuto modo di condividere spunti e idee di lavoro sul Manifesto del futuro del libro a cui la Capitale del libro sta lavorando.”
“La stretta collaborazione con la più nota, radicata e qualificata manifestazione di promozione del libro quale il Salone è – dichiara Paolo Verri, coordinatore di Ivrea Capitale italiana del libro 2022 – costituisce un punto di forza per Ivrea 2022. Siamo certo che nel 2023 si potrà utilizzare a Torino il lavoro di discussione sul futuro del libro che stiamo stimolando e che continuerà già il prossimo 5 novembre con la presenza degli studenti del master in editoria dell’Università di Pavia.”