Un servizio, completamente gratuito, per lavoratori e lavoratrici che operano nel settore delle costruzioni. È lo Sportello Infortuni e Malattie professionali, a cura dell’associazione Sicurezza e Lavoro (www.sicurezzaelavoro.org) e di Fenealuil Piemonte, presentato a Torino in un convegno al Pacific Hotel Fortino, alla presenza di 150 persone, tra rappresentanti di Istituzioni, Spresal, Ance, Confartigianato, Confapi, addetti alla sicurezza, delegati, Rls, Rlst, Rsu, lavoratori e lavoratrici di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e Veneto.
Lo Sportello si inserisce nell’ambito di una convenzione quadriennale tra Sicurezza e Lavoro e Feneal che prevede assistenza legale alle vittime di infortuni e malattie professionali e ai loro familiari, ma anche formazione a livello territoriale, in tutte le province del Piemonte, rivolta a Rls, Rlst, Rsu, lavoratori e lavoratrici, per promuovere una cultura del lavoro sicuro e fare opera di prevenzione e sensibilizzazione.
«Gli infortuni e le malattie professionali non sono mai una casualità – dichiarano Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro, e Giuseppe Manta, segretario generale Fenealuil Piemonte – ma spesso lavoratori e lavoratrici non denunciano situazioni di criticità e non fanno valere i propri diritti. Con l’accordo siglato vogliamo offrire tutele, ma anche favorire maggiore consapevolezza e formazione, anche a livello sindacale».
L’assessora al Lavoro della Città di Torino, Gianna Pentenero, ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa, in un settore come quello delle costruzioni, a elevato rischio di gravi infortuni: «Dobbiamo mettere insieme le forze per prevenire infortuni e malattie professionali – ha dichiarato – e chiedere anche il concreto rispetto delle norme e un maggior numero di personale addetto ai controlli nei luoghi di lavoro». «Con il Pnrr solo a Torino partiranno 221 cantieri – ha ricordato – e sarà quindi fondamentale vigilare sugli appalti e sul rispetto delle regole, ma anche favorire la formazione di lavoratori e lavoratrici e fornire loro adeguate tutele, come intende fare lo Sportello».
«È fondamentale valorizzare il ruolo di lavoratori e lavoratrici, ma soprattutto di Rls e Rlst – ha affermato Agostino Del Balzo, funzionario dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Itl) – che vanno formati perché possano svolgere un’efficace opera di prevenzione e fare segnalazioni qualificate agli organi di vigilanza, che vanno comunque potenziati (a Torino ci sono solo quattro tecnici per la vigilanza dell’Itl)».
«Non servono nuove normative, ma occorre applicare quelle che ci sono – ha dichiarato il direttore dello Spresal Asl Città di Torino, Pier Luigi Pavanelli – e condivido l’attivazione di questo percorso per tutelare la sicurezza e la salute in edilizia, in particolare per quanto riguarda le malattie professionali, che spesso non vengono riconosciute». «È indispensabile poi – ha aggiunto – erogare una formazione efficace, di qualità e aggiornata, a maggiore ragione in un tessuto produttivo frammentato, come quello italiano, fatto per l’85% da piccole e piccolissime imprese».
«Occorre un cambiamento culturale – ha sottolineato Sara Montaleone, Rlst Biella e Vercelli – anche tra le nuove generazioni, ma servono pure maggiori controlli e attività di prevenzione e formazione, soprattutto nel settore edile, in cui spesso ci sono una maggiore tolleranza dei rischi e difficoltà linguistiche».
«La sicurezza è un diritto che lavoratori e lavoratrici devono pretendere – ha detto Christian Barini, Rlst Novara e Verbano Cusio Ossola – e ognuno deve fornire il suo contributo per debellare la piaga di infortuni e malattie professionali».
«Tutti gli infortuni sul lavoro sono una tragedia – ha affermato Paola Malabaila, presidente Ance Piemonte e Valle d’Aosta – e per prevenirli serve formare adeguatamente lavoratori e lavoratrici e bandire appalti con tempistiche e prezzi giusti, aggiornando le tabelle che riguardano i costi della manodopera, anche per quanto riguarda i bandi previsti dal Pnrr». «Bisogna favorire le imprese che investono in formazione e in attrezzature a norma – ha concluso – e intensificare i controlli: le imprese serie non temono i controlli, anzi li chiedono».
Anche Enzo Tanino, presidente Confartigianato Piemonte Edilizia, ha ribadito la necessità di tutelare le imprese virtuose e di effettuare una formazione efficace, in presenza.
«Ci sono anche problemi di moralità ed etica dei datori di lavoro – ha affermato Marco Razzetti, presidente Collegio Edile Aniem Confapi – che approfittano dei meccanismi concessi dai subappalti».
«Il tema è soprattutto culturale – ha dichiarato Massimo Cogliandro, segretario generale Fillea Piemonte – e non si può agire sempre sull’onda dell’emergenza. Occorre investire in formazione, ma anche migliorare i controlli, incrociando i dati delle varie banche dati».
«Dobbiamo intervenire con decisione su concorrenza sleale e carenza di controlli – ha affermato Gianni Cortese, segretario generale Uil Piemonte – e il sindacato deve vigilare sulla corretta applicazione dei contratti e rafforzare la rete di Rls e Rslt, anche attraverso la loro formazione».
L’iniziativa si è conclusa con l’intervento del segretario generale nazionale Fenealuil, Vito Panzarella: «Con la ripresa economica sono cresciuti i rischi in edilizia – ha spiegato – e devono aumentare anche gli ispettori del lavoro e la qualificazione delle stazioni appaltanti, così come la formazione». «Bisogna ripartire dalla qualità del lavoro – ha concluso – e, quindi, dalla sua tutela e dalla corretta applicazione dei contratti, per ridurre infortuni e malattie professionali».
Durante il convegno sono stati proiettati il filmato sulla sicurezza sul lavoro in edilizia «Rimane il vento» del regista Rocco Sestito e allestita la mostra di vignette del cartoonist di Sicurezza e Lavoro, Tiziano Riverso, dal titolo «Edilizia, croce e delizia».