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ROMA – Sì a ddl processo civile In seguito, il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il disegno di legge delega sulla riforma del processo civile presentato dal ministro Bonafede. E’ quanto riferiscono fonti di governo. “Il ddl delega sul processo civile è una riforma strutturale, che garantisce maggiore efficienza al processo civile”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine del Cdm. Conte confida che il provvedimento servirà a far scalare all’Italia la classifica internazionale sull’efficienza del sistema giudiziario.Sul versante del processo penale, invece, il sit-in oratorio degli avvocati davanti al palazzo della Cassazione in piazza Cavour a Roma, iniziato lo scorso 3 dicembre per concludersi domani 7 dicembre, sta spiegando, nei fatti, quali rischi si annidano attorno alla riforma della prescrizione. Da gennaio sarà introdotta l’interruzione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado se non interviene un accordo. Le polemiche dentro la politica sono molte per l’avversità degli avvocati e qualche critiche anche da una parte dei magistrati.Non è così per il capo dell’Antimafia di Milano Alessandra Dolci: “La legge Bonafede è una grande conquista per le vittime di reati”, ma le sue dichiarazioni stridono con gli avvocati penalisti che sostengono compatti che la sospensione della prescrizione dopo la prima sentenza, non solo di condanna ma anche di assoluzione, è una soluzione che pregiudica la posizione giuridica di chi vi è sottoposto per lunghi anni ed è inadeguata a diminuire i tempi dei processi. “Uno stato di diritto – spiega l’avvocato penalista Nicola Ribichesu – non può trovare una soluzione ai tempi della giustizia semplicemente colpendo l’istituto della prescrizione fino a compromettere un principio costituzionale della ragionevole durata del processo”. – (PRIMAPRESS)