(PRIMAPRESS) – PARIGI – I media internazionali si stanno interrogando sulle mosse del presidente francese Emmanuel Macron sui siluri lanciati alla Nato decretandone lo stato di coma profondo. Ma basta andare indietro di un anno per leggere tra le righe delle posizioni di Macron in fatto di politica estera per comprendere le sue posizioni di maggiore indipendenza nella difesa europea per proteggersi nei confronti della Cina, della Russia ed anche dagli stati Uniti.In questi giorni l’inquilino dell’Eliseo fa riaffiorare quelle questioni e mentre deve tenere a bada la gigantesca mobilitazione che si annuncia contro la riforma delle pensioni, si prepara a sferrare i suoi colpi oggi nel vertice dell’Alleanza atlantica a Londra dove si stanno celebrando i 70 anni della Nato.Le sue mosse di accerchiamento alla Nato con l’obiettivo di creare una Alleanza europea si era già prefigurata nel giugno 2018 con la European Intervention Initiative (EI2), al di fuori sia dagli ambiti NATO sia della PESCO (Cooperazione Strutturata Permanente nel settore della Difesa) prevista dai Trattati dell’Unione Europea.Un’iniziativa che aveva ed ha il chiaro obiettivo di costituire un’alternativa alla PESCO e indipendente da USA e NATO creando le basi per la costituzione di “forze armate europee” che Parigi immagina sotto la sua egida. Dell’iniziativa fanno parte, oltre alla Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia e l’Italia, che vi ha aderito solo un mese or sono dopo la visita di Macron a Roma e senza che la decisione sia stata oggetto neppure di un minimo di dibattito politico o parlamentare.
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