(PRIMAPRESS) – PAKISTAN – Francesco Cassardo, l’alpinista torinese rimasto ferito mentre era in fase di discesa dalla scalata del Gasherbrum VII in Pakistan, è stato recuperato all’alba da un elicottero messo a disposizione dalle Autorità pachistane che lo ha trasferito a Skardu.L’allarme dell’incidente era stato dato dal compagno di cordata Cala Cimenti che si è occupato delle prime operazioni di soccorso. I due erano stati raggiunti a piedi da altri due loro colleghi partiti dal campo base, che hanno poi portato il ferito più a valle. Ora i 3 ridiscenderanno a piedi. L’annuncio nella notte “Francesco è sull’elicottero verso Skardu”. Con queste parole sulla sua pagina Facebook, Cala Cimenti – compagno di cordata e primo soccorritore di Francesco Cassardo – conferma l’avvenuto recupero dell’alpinista italiano ferito durante la discesa dal Gasherbrum VII, in Pakistan. Ora Cimenti scenderà a piedi dalla montagna. Lo scalatore è ora in ospedale L’elicottero è arrivato nell’area di Skardu, nel Gilgit Baltista. A comunicarlo è stato un funzionario del Club Alpino del Pakistan. Lo scalatore è stato trasferito in ospedale per le cure. Ore di angoscia Francesco Cassardo era già stato portato più a valle rispetto al luogo dell’incidente. I soccorritori, dopo avere raggiunto a piedi il punto in cui si trovava insieme a Cala Cimenti, che aveva trascorso la nottata con lui, hanno improvvisato una slitta per il trasporto. Il gruppo ha poi raggiunto il luogo in cui Cimenti aveva lasciato la tenda prima di affrontare il Gasherbrum VII. Il giovane piemontese, un medico di Rivoli, e’ precipitato per 500 metri ed e’ stato soccorso dal compagno di cordata Cala Cimenti che gli e’ rimasto accanto per un’intera notte. Le sue condizioni sono gravi ma è sempre rimasto vigile ed e’ stato portato da una quota di 6.300 metri al Campo 1, un migliaio di metri piu’ in basso. Il “miracolo” e la slitta Il “miracolo” di trasportare Cassardo al campo base avanzato, dove si trova sotto una tenda e con una bombola di ossigeno, e’ stato reso possibile dall’arrivo di altri quattro alpinisti, il russo Denis Urubko, il canadese Don Bowie e due polacchi. Tutti insieme hanno immobilizzato il 30enne piemontese e con una slitta improvvisata lo hanno portato fino al campo in cui Cimenti aveva lasciato la tenda prima di scalare la montagna. La temperatura superiore alla norma, infatti, ha reso l’aria ancora piu’ rarefatta e ha impedito agli elicotteri di raggiungere la quota di 6mila metri a cui e’ stato portato Cassardo. Marco Confortola, l’alpinista bergamasco che si trova al campo base a circa 5.500 metri e sta facendo da coordinatore sul versante italiano per i soccorsi, ha lamentato di essersi trovato di fronte a “muri invalicabili, burocrazia, problemi assicurativi, organizzazione dei voli” e che, una volta risolti, non c’erano le condizioni per far decollare l’elicottero. L’intervento della Farnesina dopo l’appello In relazione all’incidente occorso all’alpinista italiano Francesco Cassardo sul Gasherbrum VII, la Farnesina e l’Ambasciata d’Italia in Pakistan si sono attivate da ieri presso le Autorità locali, ottenendo l’intervento di soccorso tramite elicottero. Precedentemente Stefano Cassardo, il fratello di Francesco aveva scritto al ministro degli Esteri. “Signor ministro, la prego mi aiuti. Ci aiuti. Mio fratello sta morendo. Siamo arrivati al limite. Se non si alzerà presto un elicottero morirà. Ogni minuto perso è una probabilità in meno di salvarsi per Francesco. Finora ogni intervento del nostro ambasciatore non ha sbloccato la situazione. Chiedo a lei, signor ministro, di fare qualcosa, qualsiasi cosa, per provare a salvarlo”. – (PRIMAPRESS)