MILANO – Un’idea che ritorna, un ricordo, un desiderio. Il pensiero ricorrente di qualcosa che manca e che, con la sua assenza, punge e porta lo sguardo a volgersi al passato. È da questo senso di sospensione che nasce l’ispirazione di Recurrent, il nuovo singolo del pianista e compositore barese Onofrio Cellamare – etichetta INRI del gruppo Metatron, distribuito da Universal Music Italia – disponibile su tutte le piattaforme di streaming.
Un brano che segue successi come Neighbor’s piano, Alive, Silent Road e Out of place, tutti parte di un album di composizioni originali per pianoforte dal titolo Urban frames che Onofrio Cellamare ha dedicato al racconto dei luoghi, del tessuto urbano, della città. Luoghi che in Recurrent diventano veri e propri spazi di ricerca, di scoperta di sé stessi a partire da ciò che, nel proprio percorso, non si riesce a mettere da parte: qualcosa che manca e qualcosa a cui si tende.
Le dita si alternano veloci sui tasti del pianoforte dando vita ad una composizione originale dolcemente irrequieta, che plana dalla tenerezza verso qualcosa che appartiene al passato, alla paura cupa della perdita. La musica si apre, poi, ai toni della speranza e racconta di come i timori possano farsi scoperta e di come una nuova consapevolezza possa permettere di volgere lo sguardo, ancora una volta, in avanti.
A dare vita e corpo a questa ricerca è il video che accompagna l’uscita del brano, prodotto da Frigobar con la regia di Roberto Amato e la direzione di produzione di Mirko Barile e interamente ambientato in Puglia: a partire da Bitonto, che ospita il pianista nella sua esibizione all’interno del bellissimo Teatro Traetta e che, nella Biblioteca comunale trova il cuore della sua narrazione. Un’ambientazione indoor che, tra scaffali infiniti di libri e i colori di un tempo passato accompagnano le mani della protagonista – interpretata da Sophia Giacoia – in una convulsa ricerca tra i cassetti della sua memoria. La ragazza sfoglia i ricordi come pagine di libri, fino a raggiungere quel territorio, quel luogo del passato che cerca di riabbracciare forse solo con una metaforica corsa.
È qui che la scena si allarga in un luminoso spazio aperto, simbolo di uno slancio capace di proiettare in avanti, dove il momento della nuova consapevolezza trova perfetta ambientazione negli sconfinati campi rurali di Spinazzola, dominati dal suggestivo Ponte dei 21 Archi. Ancora una volta un omaggio alla Puglia, luogo del cuore del pianista Onofrio Cellamare, terra di ricordi, di storie, di colori e di ispirazione.