Il Terminal 2 di Malpensa riapre dopo la chiusura dovuta alla pandemia e, in vista dell’immanente picco della stagione estiva e dei grandi numeri, si rifà il look.
Tra le operazioni di restyling, studiate per migliorare l’efficienza energetica ma anche l’esperienza di transito dei viaggiatori, da non perdere il percorso narrativo-emozionale T2 Portraits firmato dall’artista napoletano Franz Cerami, tre volte “Ambasciatore del Design” per il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il supporto tecnico di Service 2 Service + Gnosis Progetti.
T2 Portrais è un progetto di narrazione che racconta la comunità di persone che ogni giorno vive e attraversa l’aeroporto di Malpensa.
Si parte dalla grande installazione permanente, sulle pareti esterne del Terminal 2, da cui prendono vita 18 ritratti stampati su vinile e applicati su lastre d’acciaio, 3 metri per 2, di comandanti, hostess, viaggiatori, lavoratori aeroportuali.
Nello spazio espositivo Porta di Milano presso il Terminal 1 si potrà invece ammirare, in una delle due stanze immersive presenti, un’installazione di videomapping che proietterà un caleidoscopio di video-ritratti di persone, realizzati dall’artista con tecniche miste, in un racconto emozionale in cui l’umanità in transito in quel luogo, colta e rappresentata da Cerami, si fonde con architetture urbane e paesaggi, e l’aeroporto, lungi dall’essere un “non luogo”, pulsa di nuova vita e identità sociale.
In questo modo l’arte, per Cerami, ha un impatto significativo sulla società e sulla comunità in cui è inserita.
<<L’installazione di opere d’arte all’interno di spazi pubblici – secondo l’artista – crea un legame visivo e emotivo tra le persone e il luogo in cui vivono. Questo senso di appartenenza può contribuire a una maggiore coesione sociale e ad una valorizzazione del proprio ambiente>>.
Muove da quest’idea T2 Portraits: << per raccontare – dice Cerami – una comunità costituita da storie ed esperienze di persone provenienti da tutto il mondo: la comunità di un aeroporto che si nutre di connessioni umane e diversità culturali.
Il progetto ha potuto contare sulla collaborazione: per la colonna sonora originale, di Claudio del Proposto; per l’assistenza, di Flavio Urbinati; per lo shooting, di Cristina Valiani; per la grafica, di Emanuele Ascione.