(PRIMAPRESS) – WASHINGTON – Finora era stata solo un’indagine amministrativa, dove era stata coinvolta anche l’Italia (Conte dinanzi al Copasir aveva detto che si trattava solo di una informativa) ma ora l’inchiesta del ministro di Giustizia statunitense William Barr sulle origini del Russiagate è diventata un’inchiesta penale. L’indagine dell’Fbi riguarda le presunte collusioni tra Donald Trump e il Cremlino durante le presidenziali del 2016. Il New York Times, che per primo ha dato la notizia del cambiamento di status del dossier, non ha precisato la tempistica. Una decisione che riconosce al procuratore John H. Durham il potere di citare in giudizio testimoni e documenti, di convocare un gran giurì e di presentare accuse penali. Dirigenti e gli ex dirigenti dell’Fbi e del dipartimento di giustizia eventualmente coinvolti rischiano un’incriminazione. Secondo quanto riportato dal New York Times, non è chiaro quale sia il reato sui cui Durham è stato chiamato a indagare, nè quando sia stata avviata l’inchiesta. L’inchiesta sulle presunte interferenze russe nelle elezioni del 2016, condotta dal procuratore speciale Robert Mueller, non ha portato ad alcuna prova di “cospirazione” tra la campagna di Trump e Mosca, ma non ha escluso una possibile collusione del presidente americano. “L’avvio di un’inchiesta penale probabilmente susciterà allarme sul fatto che Trump stia usando il dipartimento di Giustizia contro quanti considera nemici”, ha sottolineato il Nyt, ricordando che il presidente licenziò il direttore dell’Fbi, James B. Comey, sotto la cui direzione venne avviata l’indagine sul Russiagate, definita più volte dall’inquilino della Casa Bianca “una caccia alle streghe”. qualsiasi coinvolgimento” dell’Italia nel Russiagate. Durham sta passando al setaccio le testimonianze di funzionari ed ex funzionari dell’intelligence coinvolti nell’inchiesta di Mueller. I fari sono stati puntati anche sugli analisti che denunciarono il coinvolgimento di Mosca negli hackeraggi ai danni dei democratici nel 2016. Durham ha rinforzato la sua squadra ed esteso l’arco temporale dell’investigazione, abbracciando pure il periodo successivo all’inaugurazione di Trump alla Casa Bianca nel gennaio del 2017, stando ad anticipazioni di stampa che parlano di un braccio di ferro tra la Cia e il dipartimento di Giustizia sui documenti classificati che Barr vuole vagliare. L’indagine dell’Fbi sulle interferenze di Mosca era scattata nel luglio del 2016 e l’improvviso licenziamento dell’allora capo del Bureau, James Comey, portò alla nomina dello speciale procuratore Robert Mueller nel maggio del 2017. – (PRIMAPRESS)