(PRIMAPRESS) – LAMPEDUSA – A solo una settimana dall’anniversario della strage di migranti a Lampedusa che provocò 366 morti, nelle prime ore del mattino di oggi un altro naufragio registra le sue vittime.Un barchino, con a bordo una cinquantina di migranti, si è ribaltato durante le operazioni di soccorso. Due le vittime, al momento, 22 i superstiti. Tutti gli altri sono dispersi e sono in corso le ricerche. Tra loro ci sarebbero anche 8 bambini, secondo quanto si apprende dal racconto dei sopravvissuti agli uomini della Guardia costiera e della Guardia di finanza che li hanno soccorsi. A bordo del barchino in legno c’erano in maggioranza tunisini e migranti dell’area subsahariana.Il naufragio è avvenuto in nottata a poche miglia dalle coste dell’isola. Al momento, sul posto stanno operando le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, che hanno recuperato fino ad ora i cadaveri di due donne e 22 superstiti – tra i quali donne e bambini -, che sono stati già trasferiti in porto.I cadaveri delle due donne sono stati sbarcati sul molo Favaloro alle 4:30 da una motovedetta della Capitaneria di porto. Alle 4:55 altre due motovedette della Guardia di finanza sono rientrate in porto con i 22 superstiti. Sarebbero più di 20, quindi, i dispersi, le cui ricerche sono in corso.Nelle operazioni di soccorso impegnato anche un elicottero delle Fiamme gialle che sta sorvolando la zona del disastro, a meno di un miglio dalla costa.Le condizioni meteo nel Canale di Sicilia sono in netto peggioramento e le previsioni per i prossimi giorni sono proibitive.Intanto dopo il decreto sui tempi celeri dei rimpatri che dovrebbero avvenire entro quattro mesi, il ministro degli Esteri Di Maio ha già programmato una serie di incontri nei paesi di maggiore provenienza dei migranti economici per stabilire accordi di riaccoglienza dei loro cittadini. Gli Stati dai quali proviene un terzo dei circa 7.000 arrivi del 2019 sono: Algeria, Marocco, Tunisia, Albania, Bosnia, Capo Verde, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Senegal, Serbia e Ucraina, “Paesi che abbiamo individuato dopo il lavoro dei nostri ministeri”, ha spiegato Di Maio interpellato sulle assenze della Libia e dell’Egitto che, tuttavia, negli ultimi tempi si sono resi protagonisti di esodi rilevanti. – (PRIMAPRESS)