(PRIMAPRESS) – SIRIA – La Turchia continua con i suoi raid aerei sul territorio di Kobane nel nord della Siria ed è già il quarto giorno di incursioni condannato da tutta la comunità europea anche se con poca voce e scarsa efficacia. Ed anche il monito di Trump al presidente turco Erdogan di smettere di attaccare i curdi, cade pesantemente nel vuoto. Anzi sotto i colpi turchi finisce anche una pattuglia americana come riferito dal Pentagono ma Erdogan si affretta dire che non sapevano che nell’area c’erano truppe americane. Una situazione diventata rovente anche per il pericolo di fuga di combattenti dell’Isis rinchiusi nelle prigioni curde durante l’intervento americano in Siria. E, allo stesso tempo, c’è l’altro pericolo dell’esodo di oltre 100 mila civili in fuga che cercheranno di trovare sbocchi in Europa.
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