Dall’inviato a MILANO – Ha chiuso i battenti oggi la 56ma edizione di Smau, l’evento B2B dedicato all’innovazione a 360° che fa del networking la sua mission. Tre giorni ricchi di incontri, live show e workshop per le migliaia di visitatori che hanno avuto modo di conoscere, e spesso toccare con mano, le innovazioni proposte da 400 espositori. È stato uno Smau all’insegna delle smart communities, con tantissime idee e soluzioni per vivere al meglio e in sicurezza la città e il territorio. E anche un Smau un po’ “pop”, con molti prodotti già pronti per il mercato consumer. Ma tutti i settori produttivi sono stati rappresentati dal meglio dell’innovazione “made in Italy”. Intelligenza artificiale, tradotta soprattutto in chatbot, realtà aumentata e virtuale e IoT si confermano tecnologie dominanti, che stimolano l’inesauribile creatività degli innovatori.
La giornata è stata caratterizzata anche da due grandi eventi. In mattinata si è tenuto il Data-Centric Innovation Conference di Intel, l’appuntamento con cui Intel ha illustrato la sua visione sui principali trend tecnologici che riguardano oggi le aziende. In particolare, in un contesto caratterizzato da tecnologie emergenti che promettono di trasformare il business delle imprese, Intel insieme ad altre realtà ha mostrato come 5G, intelligenza artificiale e altre tecnologie sono impiegate con successo per rispondere alle opportunità di un mercato in continua evoluzione.
Commenta Andrea Toigo, EMEA Territory IoT Sales Director di Intel: “L’era data-centrica è alle porte. Oggi, si stima che soltanto il 2% dei dati mondiali disponibili siano stati analizzati, mentre ogni persona genera dati con un ritmo medio di 1.7MB al secondo. Parliamo di una grandissima opportunità, con una mole di dati ancora inesplorati per le aziende e utilizzabili per migliorare ed espandere il proprio business. Per generare valore da questi dati, Intel aiuta le aziende attraverso l’offerta di una varietà di soluzioni pensate per trasferire, conservare e processare i dati in maniera più veloce ed efficiente”.
Nel pomeriggio si è tenuta la presentazione del quarto Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau. Dalla ricerca emerge che su 10mila startup innovative, 1 su 4 ha almeno un socio corporate. E sono proprio queste che generano oltre il 50% dei ricavi: significa che le realtà innovative che trovano la fiducia concreta di una corporate hanno maggiori margini di crescita. E i benefici sono reciproci: le corporate che investono in startup vanno meglio della media di mercato e crescono.
“In questa 56ma edizione di Smau abbiamo visto diversi indicatori, qualitativi e quantitativi, che dicono la stessa cosa: l’Open Innovation è un percorso che le aziende italiane hanno intrapreso con decisione, finalmente potremmo anche aggiungere, e non si torna indietro”, commenta Pierantonio Macola, Presidente Smau. “I dati della quarta edizione dell’Osservatorio rendono evidente un ulteriore aspetto: sono le startup con un investitore corporate quelle che crescono di più sia in termini di fatturato che di occupazione. Creare, quindi, occasioni di incontro fra aziende e startup è fondamentale e a Smau siamo orgogliosi del lavoro che portiamo avanti in questo senso”.
Oggi sono state consegnati anche gli ultimi fra gli oltre 70 Premi Innovazione Smau, il riconoscimento assegnato ad aziende e istituzioni per i loro progetti di innovazione, soprattutto “open”. I premiati di oggi sono: Vebi Istituto Chimico, Delta, Interlude Hotels, Costa Crociere, Baia Domizia, Style Hotel, Primestar Domus, Acea, Computer Gross, Sapio con the Doers, Bayer, Dompé, Enel Green Power, Truffleland, Cooperativa Olearia Delia, TrePo, e tre amministrazioni locali: la Città di Amalfi e i Comuni di Reggio Emilia e Mantova.