PRATO – Non capita tutti i giorni che una grande attrice riceva un premio prestigioso sul palco del Politeama Pratese. È quello che succederà sabato 17 dicembre alla fine dello spettacolo A spasso con Daisy, quando la protagonista Milena Vukotic riceverà il premio Anct “Paolo Emilio Poesio” alla carriera assegnatole nel 2020 dall’Associazione nazionale critici di teatro: a consegnarlo sul palcoscenico sarà Francesco Tei, giornalista Rai e critico teatrale, membro del direttivo di Anct.
Per via delle restrizioni dettate dalla pandemia, quel premio (come gli altri premi Anct del 2020) non fu materialmente consegnato né è stato successivamente ritirato dall’artista, ma l’occasione arriva adesso con la tappa pratese della tournée di A spasso con Daisy (sabato 17 dicembre alle 21, con replica domenica 18 dicembre alle 16), uno spettacolo teatrale diretto da Guglielmo Ferro, dopo essere stato film di successo incoronato da quattro Oscar con Morgan Freeman e Jessica Tandy. Un grande riconoscimento per un’attrice nota al pubblico teatrale e cinematografico, vincitrice di un Nastro d’argento e tre volte candidata al David di Donatello: l’elegante Vukotic è stata inoltre ammirata dal grande pubblico come storica moglie del ragionier Fantozzi. Il premio alla carriera che riceverà al Politeama ma non solo: c’è un po’ di Prato nel dna di Milena Vukotic, che discende dalla famiglia del celebre architetto Pierluigi Nervi (la mamma era la talentuosa pianista Marta Nervi), lo stesso che ha realizzato la calotta di copertura apribile del Politeama negli anni Venti del Novecento.
A spasso con Daisy (Produzione Spettacoli Teatrali) porta un capolavoro del grande schermo a teatro, anzi lo riporta a teatro: l’opera è tratta infatti dal testo di Alfred Uhry, vincitore nel 1988 del premio Pulitzer per la drammaturgia e riadattata da Mario Scaletta. L’omaggio alla letteratura e al cinema, uno degli assi della programmazione del Politeama Pratese, fa da sfondo così a questa deliziosa commedia in cui un’elegante Vukotic interpreta il ruolo di Miss Daisy Werthan mentre Salvatore Marino veste i panni del suo autista di colore Hoke. A completare il cast, Maximilian Nisi nel ruolo del figlio non più giovane di Daisy, Boolie. Una storia delicata e divertente capace di raccontare con umorismo un tema complesso come quello del razzismo nell’America del dopoguerra. La vicenda ruota intorno ai rapporti fra Daisy, un’anziana insegnante ebrea in pensione che vuole apparire povera ma anche una donna dal piglio forte, ironica, scontrosa e avara, e l’autista di colore Hoke impostole dal figlio, paziente e capace di sopportare tutte le stranezze della vecchia signora rimanendo dignitosamente in disparte. Giorno dopo giorno, la diffidenza iniziale lascia il posto a un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela in realtà un affetto profondo. In fondo, A spasso con Daisy non è che questo: la storia di un’amicizia profonda nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali, giocando con ironia su temi sempre attuali come l’amicizia e il razzismo.