ROMA – Si condizionato del Garante Privacy al regolamento del Ministero dello sviluppo economico che disciplina le nuove regole per il funzionamento del Registro pubblico delle opposizioni (Rpo).
“Giuste le osservazioni del Garante. La legge va applicata correttamente e non va lasciato alcun margine di interpretazione sul fatto che iscrivendosi al Registro si revocano automaticamente tutti i consensi manifestati in precedenza, altrimenti il consumatore non potrà riappropriarsi dei suoi dati, della sua privacy” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Abbiamo scritto al ministro Di Maio nei giorni scorsi chiedendogli di intervenire, considerato che la legge n. 5 dell’11 gennaio 2018, ad oltre un anno dall’entrata in vigore, è ancora del tutto inapplicata. Una situazione inaccettabile!” prosegue Dona.
“Questo regolamento, ad es., avrebbe dovuto essere varato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, ossia dal 4 febbraio 2018. C’è un ritardo, quindi, di quasi un anno e 4 mesi” conclude Dona.