(PRIMAPRESS) – NEW YORK – Sul campo dello Usta Jean King National Tennis Center di New York, Matteo Berretti ha dovuto piegarsi all’esperienza e alla bravura di Rafael Nadal. Al numero due del mondo bastano 3 set per guadagnarsi l’accesso alla finale del torneo US Open, la ventiquattresima finale di un torneo del grande slam per lui. Ma per il giovane romano che ha fatto sognare nella grande impresa, tuttavia, c’è tanto tempo davanti e ci sarà solo da aspettare.Il risultato, 7-6, 6-4, 6-1, sintetizza il match di Berrettini che è riuscito a gestire solo un set. Per il tennista romano resta comunque la doppia soddisfazione di essere uno dei pochissimi tennisti italiani che hanno raggiunto una semifinale di Slam. Limitandosi all’era Open, quindi dal 1968 in poi, i nomi sono altisonanti: si va da Panatta a Barazzutti, passando per il giovane Cecchinato. Per Nadal è la 27esima finale Slam, la quinta a New York. In finale troverà Daniil Medvedev, che ha battuto nell’altra semifinale Grigor Dimitrov per tre set a zero: 7-6, 6-4, 6-3. Berrettini esce dal match a testa alta, ma deve arrendersi alla solidità ancora incredibile del campione spagnolo e alla stanchezza. Nel primo set gioca alla pari e, dopo aver annullato un set point, costringe Rafa al tie-break. Lì si porta sul 4 a zero e sembra fatta, soprattutto quando guadagna due set point. Ma un po’ per sfortuna un po’ per la capacità di Nadal di non mollare mai, si fa riprendere e battere. “Sono stato fortunato”, ammetterà poi lo spagnolo. Il match rimane in equilibrio anche nel secondo set, che però Nadal riesce a vincere soprattutto per i troppi errori del tennista romano (alla fine quelli non provocati saranno 42 contro i 16 dello spagnolo). Nel terzo set l’atleta italiano crolla e Nadal che ha saputo gestire le forze arriva senza sforzo alla vittoria. – (PRIMAPRESS)