MILANO – In un momento in cui le imprese hanno più che mai bisogno di digitalizzazione concreta, nei processi operativi e nel marketing, per poter essere o tornare a essere competitive, The Digital Project ha deciso di rendere ancora più essenziale ed utile il proprio servizio di consulenza digitale grazie a un nuovo prodotto che è inteso a dare una risposta a costo zero a tutte quelle aziende, in particolare PMI (imprese fino ai 43 milioni di fatturato e meno di 200 dipendenti), che faticano a orientarsi nel percorso di digitalizzazione del proprio business in questo momento di difficoltà.
The Digital Project è un ‘one-stop shop’ cross-settoriale in continua evoluzione che offre idee native e soluzioni multicanale personalizzate, creando per i clienti strategie digitali in grado di fare risultato. Fin dalla nascita, il focus della boutique agency basata a Milano è sempre stato quello di consolidare i rapporti con i clienti acquisiti diventando un punto di riferimento per le esigenze esecutive e consulente strategico per i processi di trasformazione aziendale che sempre di più si muovono verso la digitalizzazione totale.
“Il nostro impegno è volto a creare autentiche esperienze digitali che spaziano dalla costruzione di siti e-commerce ai social media, passando per app e programmi di digital engagement. Pensiamo ed eseguiamo la soluzione più adatta e/o innovativa per portare il progetto al massimo delle performance con il vantaggio di un unico referente per il web”, racconta il il fondatore e direttore di The Digital Project, Carlo Croci. “In questa ottica, un nostro mantra è sempre stato quello di agevolare il passaggio di stato dei brand, in particolare quelle PMI che sono la spina dorsale della nostra economia, da digitalmente immature a digitalmente mature, semplificando la vita all’imprenditore e al team e velocizzando l’iter”.
Come funziona il servizio The Digital Checkup? La richiesta di analisi gratuita avviene tramite l’inserimento delle informazioni sul sito checkup.thedigitalproject.it Tutto è pensato per un risparmio di tempo e per semplificare il più possibile la richiesta di valutazione, per questo motivo le informazioni da inserire sono mantenute al minimo. Da quel momento in poi, un consulente diThe Digital Project prende accordi con l’azienda per la restituzione di un’analisi consulenziale dedicata e completa. Un’analisi panoramica per la valutazione dello stato di salute digital dell’impresa/brand e l’inquadramento preliminare di una strategia da portare avanti in successive fasi esecutive. “Intendiamo l’intervento in termini molto effettivi come una prima valutazione: analisi dello stato dell’immagine branding/digital (company profile, contenuti video, messaggio generale); analisi dello stato del sito web/e.commerce (struttura, design, mobile responsivess, messaggio marketing); analisi del posizionamento SEO; analisi dell’impiego ed efficacia del social media marketing (b2b e/o b2c) ed infine suggerimenti per una nuova strategia digital branding, marketing e vendita top line per svoltare il business”, continua Carlo Croci.
Perché proprio ora? “Senza falsità, non c’è un momento più necessario di questo che stiamo vivendo per cercare di dare il nostro contributo effettivo all’accelerazione delle aziende verso la nuova normalità, una normalità che sarà differente e molto orientata alla virtualizzazione della nostra vita. Ci deve essere un cambio di paradigma e di azione. Personalmente ritengo che la pandemia ha scoperchiato il vaso di Pandora. Dentro, la digitalizzazione dei brand italiani si è scoperta meno solida e a prova di lockdown di quanto nessuno prima dello scoppio del virus avrebbe voluto realmente ammettere. I dati peraltro parlavano chiaro ben prima del fatidico 21 febbraio esattamente come parlano chiaro ora”, continua il direttore della società.
Le PMI italiane non sono mature, e spesso nemmeno aziende di calibro superiore. Da un punto di vista dell’innovazione, soltanto il 26% delle nostre piccole e medie imprese può considerarsi matura. Sono ancora poche le PMI che mostrano un buon orientamento al digitale e possiedono le carte in regola necessarie per sviluppare il proprio business alla luce della digital transformation e rimanere competitive sul mercato. Ciò è emerso da una lunga ed approfondita ricerca dell’Osservatorio per la Digital Innovation del Politecnico di Milano che ha messo a punto un modello di classificazione in grado di distinguere i differenti “livelli di maturità digitale delle PMI”. Un dato delle PMI che infatti combacia alla perfezione con la posizione di molte cosiddette large enterprises rispetto all’abbracciare seriamente una business + marketing strategy digitale. Trasversalmente, spesso è sempre stata una esigenza effimera avvertita più per il canvas di inizio anno che non per i risultati della bottom line di fine.
“Con The Digital Checkup mettiamo a disposizione tutto il supporto, anche tecnologico, per agevolare la ripresa con il digital grazie a questo strumento semplice e soprattutto ad una consulenza misurabile in concreto. In questo modo ogni azienda avrà sin da subito una prima valutazione, potendo decidere se proseguire o meno il processo di crescita del proprio business con il digital”. Il fattore umano è infatti considerato fondamentale e la presenza del team dell’agenzia che dialoga con il brand nell’analisi e permette un servizio su misura è un elemento distintivo, così come un sistema collaudato negli anni che permette di gestire le peculiarità di ogni azienda in modo personalizzato e n volte più efficace. “Non restituiamo un mero report o un documento elaborato da una tecnologia che elabora dati, ci avvaliamo di tecnologia e dei dati per elaborare il miglior screening possibile e suggerire soluzioni specifiche”, conclude Croci.