(PRIMAPRESS) – ROMA – Bisognerà attendere il vertice previsto per lunedì mattina in cui il premier Conte incontrerà i leader della maggioranza ed il ministro Tria per arrivare al Consiglio dei ministri di martedì con le idee un po’ più chiare rispetto alla procedura d’infrazione che si sta paventando per l’Italia da parte dell’Ue.
Il ministro dell’Economia, infatti,ha bocciato i minibot propositi dalla Lega per pagare i debiti arretrati della pubblica amministrazione. “Questa è una cosa che sta nel loro programma: il ministero dell’Economia ha girato un parere negativo”, afferma Tria, a margine del G20 finanziario di Fukuoka. “Penso che in un’interpretazione, quella del debito, non servono. Nell’altra (valuta alternativa, ndr), ovviamente, si fanno i trattati e quindi non possono essere fatti”, ha aggiunto Tria, condividendo i giudizi del presidente della Bce, Mario Draghi. A Ue, chiariremo e porteremo prove calo deficit Il confronto con le autorità europee sui conti pubblici “sta andando bene nel senso che aspettiamo che si pronuncino secondo le procedure: il Comitato economico-finanziario e poi si dovrebbe aprire un dialogo con la commissione Ue”. Lo dice Tria, a margine del G20 finanziario di Fukuoka. “Chiariremo ciò che abbiamo già detto, i nostri programmi, e porteremo le prove di un miglioramento del deficit dell’anno e i miglioramenti per l’anno prossimo”. Poiché si prevede un utilizzo minore di risorse per reddito di cittadinanza e quota 100, quindi “un ‘tiraggio’ minore di queste misure previste”, ci sarà “un risparmio per un deficit minore”, rileva Tria. “Ma il deficit minore verrà anche da un aumento che c’è stato in parte non fiscale”, aggiunge il ministro. Nessun cambio su reddito cittadinanza e quota 100 Nessun cambio a reddito di cittadinanza e quota 100: “non è mai stato detto”, assicura il ministro in merito alle trattative con Bruxelles. “Secondo il nostro primo monitoraggio, le nostre stime, il costo sarà minore di quello preventivato. Le spese allocate per queste due misure sono in eccesso rispetto a quanto sarà realizzato. Quindi, diciamo che ci sarà un risparmio. Nessun diritto acquisito soggettivo degli italiani rispetto a queste due misure verrà meno”, aggiunge Tria. Parlare di ristrutturazione debito è da irresponsabili “Credo che parlare di ristrutturazione del debito sia da irresponsabili. Non credo ne abbia parlato l’amico Padoan perché è una persona responsabile. Però, significa solo creare problemi sui mercati finanziari”. – (PRIMAPRESS)