La Reggia di Caserta ha conquistato la terza stella sulle Guide Verdi Michelin, il riconoscimento delle celebri Guide Michelin a luoghi di particolare interesse turistico per notorietà, patrimonio storico artistico o naturale, ovviamente bellezza, qualità della gestione, valorizzazione e accoglienza. Il Palazzo Borbonico passa da due stelle, ad indicare un sito che merita una “deviazione”, a tre stelle, sito turistico cioè che merita il viaggio in quanto meta da non perdere.
Iniziamo allora qui la nostra visita per preparaci a godere del fascino e della bellezza mozzafiato dei suoi spazi immensi e suggestivi.
La Reggia di Caserta è certamente uno dei palazzi più belli del mondo, trionfo del barocco italiano e, dal 1997, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Costruito per volontà di Carlo di Borbone, il Palazzo Reale era nelle intenzioni del sovrano destinato a competere con le altre residenze reali europee. Il progetto fu affidato all’architetto Luigi Vanvitelli e nel 1752 ebbe inizio la costruzione della Reggia che fu portata a compimento solo nel secolo successivo.
La Reggia è immensa, ha una pianta rettangolare e copre più di sessantuno mila metri quadrati, difficile visitarla in un giorno!
Un imponente portico costituisce l’ideale collegamento con il Parco Reale secondo una tecnica detta “a cannocchiale”. Il primo piano del Palazzo fu destinato ad accogliere gli appartamenti dei Reali: ci sono otto appartamenti e maestose sale affrescate accanto a cui si trovano la Biblioteca Palatina e la Cappella Palatina. Oggi i il percorso di visita è diviso in Appartamento del Settecento e Appartamento dell’Ottocento.
La Reggia è immersa in un’oasi verde di 120 ettari: è il Parco Reale, opera architettonica ispirata ai giardini delle grandi residenze europee come Versailles. I lavori, iniziati dall’architetto Vanvitelli furono completati dal figlio Carlo e durarono 16 anni.
Vera protagonista è l’acqua. La “via dell’acqua” è lunga 3 km e riempie vasche, cascate e fontane. Una delle più famose è quella dei delfini, trasfigurati in mostri marini dalle cui fauci sgorga l’acqua che precipita in una vasca di 470 metri. Per alimentare questo gioco di acque fu costruito un nuovo acquedotto, l’Acquedotto Carolino, che si snoda per 38 km, ed è quasi tutto sotterraneo.
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Fiore all’occhiello del Regno delle Due Sicilie fu il complesso delle seterie di San Leucio.
Un week end dedicato a Caserta merita allora anche la visita al borgo di San Leucio, famoso in tutto il mondo per la tradizione serica.
Fu Ferdinando di Borbone nel 1776 a trasformare in una fabbrica di seta: la Real Colonia di San Leucio, la riserva di caccia del Belvedere.
La visita del sito comprende gli appartamenti reali, con gli incredibili affreschi, gli spazi di archeologia industriale, dove si possono ammirare i telai in legno ancora funzionanti e il Museo della Seta.