(PRIMAPRESS) – ROMA – Ultimo atto per una parte dell’Italia che torna al voto per i ballottaggi nei 136 comuni chiamati al rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale. Sono aperti da questa mattina alle 7 i seggi dei 15 i Comuni capoluogo di provincia interessati: Ascoli Piceno, Avellino, Biella, Campobasso, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania, Vercelli. Nella maggior parte di queste città, ben dieci, si tratterà di una sfida tra i due candidati sindaco di centrodestra e centrosinistra, nel solo caso di Campobasso è della partita il Movimento 5 Stelle che se la vede contro il centrodestra. Se ad Ascoli Piceno il duello è tutto dentro l’area di centrodestra, in tre città alla contesa è arrivato un candidato appoggiato da movimenti civici che se la gioca, a Biella e Potenza, con il centrodestra mentre ad Avellino con il centrosinistra. Ecco le sfide. I pentastellati, che al primo turno hanno perso la roccaforte di Livorno guidata dal sindaco uscente Filippo Nogarin, possono sperare di eleggere un primo cittadino di un capoluogo solo a Campobasso. Qui la sfida per la carica di sindaco è tra la candidata di centrodestra Maria Domenica D’Alessandro e il candidato M5s Roberto Gravina. D’Alessandro, al primo turno appoggiata da cinque liste (Popolari per l’Italia, Lega, E’ ora, Forza Italia e Fdi), ha ottenuto il 39,71% mentre Gravina ha incassato il 29,41% imponendosi così sul candidato di centrosinistra Antonio Battista. A Ferrara, Forlì, Reggio Emilia, Cremona, Verbania, Vercelli, Foggia, Livorno, Prato, Rovigo se la vedono i candidati di centrodestra e centrosinistra. Particolarmente simbolica la sfida di Ferrara dove alle urne è in ballo un possibile ribaltone dopo circa 70 anni di governo rosso: alle urne si sfidano il candidato leghista di centrodestra Alan Fabbri e il candidato di centrosinistra Aldo Modonesi. Fabbri, al primo turno, ha ottenuto il 48,44% dei voti mentre Modonesi ha incassato il 31,75%. Al secondo turno Fabbri si presenta con l’appoggio delle stesse liste che lo hanno sostenuto il 26 maggio ossia Lega Salvini premier, Ferrara Cambia Alan Fabbri sindaco, Fi, Fdi, Ferrara Civica, mentre il candidato di centrosinistra Modonesi, oltre alle originarie quattro liste (Pd Ferrara, Gente Amodo Modonesi sindaco, Modonesi sindaco Insieme!, Frazioni e quartieri Modonesi sindaco) conta dell’appoggio di altre quattro con le quali ha chiuso un apparentamento. Si tratta della lista Italia in Comune – Ferrara concreta e delle tre liste (Azione civica, Coalizione civica, + Europa Ferrara) che il 26 maggio appoggiavano la candidata sindaca Roberta Fusari con la quale Modonesi ha stretto l’accordo. A Forlì la sfida è tra il candidato di centrodestra Gian Luca Zattini, che al primo turno ha preso il 45,80%, e il candidato di centrosinistra Giorgio Calderoni che al primo turno ha incassato il 37,21%. A Reggio Emilia Luca Vecchi, candidato di centrosinistra, che il 26 maggio ha preso il 49,13%, se la vede con Roberto Salati, candidato di centrodestra, che ha ottenuto il 28,22%. A Cremona il candidato di centrosinistra Gianluca Galimberti, dopo il 46,37% di due settimane fa, si contende la poltrona di sindaco con il candidato di centrodestra Salvatore Carlo Malvezzi, che ha ottenuto il 41,65%. Duello a Verbania tra il candidato di centrodestra Giandomenico Albertella, reduce dal 45,81% dello scorso turno, e Silvia Marchionini, candidata del centrosinistra che ha totalizzato il 37,5%. A Vercelli battaglia tra il candidato di centrodestra Andrea Corsaro, che il 26 maggio ha superato il turno con il 41,89%, e il candidata di centrosinistra Maura Forte, che è passata alla sfida con il 24,66%. Sfida tra centrodestra e centrosinistra anche a Foggia dove Franco Landella, dopo il 46,11% del primo turno, si contende lo scranno più alto del Comune con il candidato di centrosinistra Giuseppe Cavaliere, che ha avuto il 33,71%. A Livorno il candidato di centrosinistra Luca Salvetti, dopo il 34,20% del primo turno, sfida il candidato di centrodestra Andrea Romiti, che ha preso il 26,64%. A Prato il sindaco uscente e candidato di centrosinistra Matteo Biffoni, reduce dal primo turno con il 47,16%, se la vede con il candidato di centrodestra Daniele Spada, che due settimane fa ha ottenuto il 35,12%. A Rovigo il candidato di centrodestra Monica Gambardella, dopo il 38,17% del 26 maggio, duella con il candidato di centrosinistra Edoardo Gaffeo, che ha ottenuto il 25,42%. Tutta interna al centrodestra la sfida ad Ascoli Piceno dove se la vedono i candidati Marco Fioravanti e Piero Celani. Fioravanti al primo turno, appoggiato da Lega Salvini, Fdi, Insieme a Fioravanti per Ascoli, Noi di Ascoli, Scelta responsabile, Forza Ascoli, Per Ascoli, Cittadini in comune, Noi Siamo Ascoli, Servire Ascoli, ottenne il 37,38%. Lo sfidante Piero Celani, con il sostegno delle liste Celani sindaco, Ppp pensiero popolare Piceno, Forza popolare, Ascoli x Ascoli, Ascoli nel futuro e Movimento ascolano, incassò il 21,43%. Nelle due città di Biella e Potenza la contesa è tra un candidato di centrodestra e un candidato appoggiato da liste civiche. A Biella la sfida è tra Claudio Corradino, che con il centrodestra allo scorso turno ha preso il 39,95%, e Donato Gentile, che il 26 maggio con l’appoggio di quattro liste civiche ha ottenuto il 27,57%. A Potenza, invece, la contesa è tra Mario Guarente, candidato del centrodestra che al primo turno ha ottenuto il 44,73% dei voti, e Valerio Tramutoli, rappresentante di due movimenti civici, che ha ottenuto il 27,41% dei voti. Infine ad Avellino è il candidato di centrosinistra, Luca Cipriano, che ha superato il primo turno con il 32,43%, a vedersela con un candidato civico, Gianluca Festa, che ha incassato il 28,67%. – (PRIMAPRESS)