ROMA – Più di 80 produttori della filiera agricola locale e centinaia di persone attive nei gruppi d’acquisto solidale e nei gruppi d’acquisto condominiale. A sole due settimane dal lancio della Campagna CONDOMINI SOLIDALI e ancora in emergenza COVID-19, la Rete di Economia Sociale e Solidale di Roma (RESS ROMA) registra il forte interesse sull’iniziativa promossa per attivare e rafforzare il legame tra piccoli produttori locali colpiti dalla crisi e consumatori solidali.
L’obiettivo della campagna conferma la sua validità: sostenere sia le famiglie e chiunque abbia bisogno di una spesa a domicilio (potenzialmente tutte e tutti noi) sia la vasta rete di piccoli produttori a filiera corta, biologici e a garanzia partecipata, che hanno scelto di lavorare la terra, e che potrebbero costituire la spina dorsale di un sistema alimentare e di distribuzione basato sul rispetto del lavoro, della biodiversità dei territori e dell’ambiente.
Per dare maggiore visibilità a questo processo la RESS ROMA ha attivato un nuovo portale www.ressroma.it dove è possibile trovare una mappa dell’economia sociale e solidale che permette di localizzare i piccoli produttori locali, le cooperative sociali, le botteghe del commercio equo che si sono attivati per fare consegne a domicilio assicurando uno sbocco alla loro produzione, biologica e di qualità. Oltre a questi sono registrati i gruppi d’acquisto solidali e condominiali che si sono attivati a sostegno di questa filiera.
Tutti possono contribuire a costruire e ad arricchire la mappa segnalando on line nuovi produttori disponibili alle consegne a domicilio e l’attivazione di nuovi punti di distribuzione tra i consumatori solidali. In questo modo raccoglieremo ulteriori adesioni ad un progetto che, a partire dall’emergenza di queste settimane, vuole contribuire a trasformare l’economia a Roma.
La spesa al supermercato non è necessaria per tutti. È invece necessario garantire il diritto di tutte e tutti a un cibo sano, ad un lavoro degno e ad abitare una terra non contaminata e infestata dai pesticidi, dalle monocolture, e dagli allevamenti intensivi.