GENOVA – Centimetri zero: non è un refuso, ma una nuova frontiera della filiera alimentare ecosostenibile. Tanti prodotti, dalle insalate alle piante più rare e ricercate, pronti per essere gustati subito, senza sprecare un grammo di suolo e con una riduzione quasi totale (-98%) di acqua e fertilizzanti utilizzati.
Sembra un’idea per un futuro imprecisato, invece è il presente concretizzato da Urbancooltur, azienda che coltiva in città grazie ai sistemi sviluppati e brevettati dalla start up innovativa Agricooltur.
Il progetto di agricoltura sostenibile arriva così anche a Genova grazie alla tecnologia aeroponica: basilico – vero e proprio prodotto di punta, soprattutto in Liguria – insalata, salvia, menta, ma anche basilico cannella, salvia ananas, mizuna green e tanti altri micrortaggi che crescono “sospesi”, senza terreno, con l’acqua e gli altri nutrienti che vengono nebulizzati direttamente sulle radici.
Le piantine vengono disposte in serre di varie dimensioni: dai più piccoli Microhortus, che funge da sistema di mantenimento, al Minihortus e Aerofresh (che oltre al mantenimento hanno al loro interno la tecnologia aeroponica), sino a veri e propri impianti dagli ingombri contenuti ma dalle enormi potenzialità. È il caso di Hortus, modulo trasportabile di coltivazione urbana, e The Plant, serre hi-tech per la coltivazione che riqualificano le zone dove sono installate. E dopo il successo della combinazione di The Plant e Hortus a Milano (a CityLife) e delle installazioni di Microhortus in numerosi ristoranti piemontesi e lombardi, anche Genova è pronta a ospitare due sistemi frutto della sinergia fra Urbancooltur e Agricooltur.
Venerdì 4 marzo, infatti, si inaugura un Hortus nel cuore della città, al Porto Antico (in via Calata Cattaneo 15) e un Plant 240 come contributo alla riqualificazione e alla rinascita di un’area dal forte valore simbolico come la Radura della Memoria, in via Enrico Porro 16.
Due luoghi importanti per la città che si arricchiscono di due veri e propri concentrati di “tecnologia verde”. E se nella Radura della Memoria le piantine cresceranno, al Porto Antico l’Hortus fungerà da infopoint e punto vendita diretto dei prodotti coltivati alla Radura.
Tutti i visitatori del Porto, genovesi e non, potranno provare così il gusto unico di queste piantine: unico perché restano vive fino al loro utilizzo, quindi più saporite rispetto a tutte le altre, mantenendo inalterate le loro proprietà organolettiche. Chi frequenta il Porto Antico potrebbe aver già sperimentato il gusto dei prodotti ottenuti con la tecnologia aeroponica: il ristorante Il Marin, infatti, è stato il primo ad applicare questa produzione innovativa, grazie anche a una serra tailor-made installata nel locale, come apripista di nuove collaborazioni con i ristoranti genovesi e liguri.
Il futuro mette radici, anche in Liguria, con Urbancooltur e Agricooltur che ci tengono a ringraziare il Comune di Genova e il Porto Antico per il loro fondamentale contributo alla realizzazione di questo progetto.