USA – Quasi 50.000 lavoratori del gigante automobilistico Statunitense General Motors, per la prima volta dal 2007, hanno incrociato le braccia oggi, dopo la rottura delle relazioni tra l’azienda e i sindacati. I lavoratori hanno chiuso 33 stabilimenti produttivi e 22 magazzini per la distribuzione dei pezzi di ricambio in ben 9 stati USA. Al momento non si conosce la durata dello sciopero, ed intanto è braccio di ferro tra azienda e sindacati. Da una parte infatti il sindacato afferma che General Motors non ha risposto in maniera decisa alle sue richieste, mentre l’azienda al contrario, dichiara di aver fatto offerte sostanziali, tra cui salari più alti e nuovi investimenti. Il presidente Trump ha invitato intanto le parti ad “andare d’accordo e trovare un’ intesa!”.