ANCONA – Nel mare e nel mondo c’è più bellezza:un nuovo Riva di 50 Metri, il magnifico M/Y“Fifty”, solca da oggi il mare, pronto a rapire gli sguardi di chi lo avvisterà. Il grande sogno che ebbe origine dal genio di Carlo Riva – con i celebri M/Y dellaserie “Caravelle” e “Atlantic” realizzati tra gli anni ’60 e ‘70 – è di nuovo diventato realtà.
Lungo 50 metri per un baglio massimo di 9 metri, M/Y “Fifty”è stato concepito dalla Riva Superyachts Division per offrire un’esperienza di navigazione a livellieccelsi, fatta di comfort, attenzione ai dettagli e una visione evoluta dell’andar per mare: valori che da 179 anni fanno di Riva il mito della nautica mondiale. I canoni di stile edestetica, tipici di Riva, sono declinati con accurata ricercatezza, a partire dal colore, un meraviglioso shark grey virante al blu, e dagli esterni, in cui stilemi e materiali – mogano, acciaio e cristallo – raccontano una ineguagliabile leggenda di eleganza.
“Riva M/Y ‘Fifty’è la dimostrazione che noi italiani sappiamo immaginare e realizzare capolavori come nessun altro al mondo. E in un momento complesso come questo, il mio grazie va a tutti coloro che con bravura e impegno hanno costruito questa magnifica nave.” -ha commentato l’Avv. Alberto Galassi, CEO di Ferretti Group.
“Nei tempi antichi si usava l’espressione ‘scrivere sull’acqua’per descrivere gesta destinate a svanire in fretta. Oggi invece sul mare di Ancona abbiamo scritto un’altra pagina indimenticabile e gloriosa della storia di Riva. A chi è in cerca di grandi emozioni, consiglio di guardare questo nuovo Riva, che lascia senza fiato per come splende di stile, leggenda e innovazione, risultato del talento e delle capacità di tutti i lavoratori.”.
Meraviglia di stile, Riva 50 Metri è frutto della collaborazione tra Officina Italiana Design, lo studio di progettazione fondato daMauro Micheli e Sergio Berettache disegna in esclusiva tutti i modelli Rivae il team dedicatoalla progettazione dei nuovi superyacht Riva con il Comitato Strategico di Prodotto presieduto dall’Ing. Piero Ferrari.