VENEZIA – Luca Guadagnino ha vinto il Leone d’argento – premio per la migliore regia a Venezia 79 per il suo Bones and All. «È un onore», ha detto il regista italiano, emozionatissimo, con il premio in mano, «Non sarei qui stasera se non fosse per Alberto Barbera che protegge i cineasti. Fare film è sempre la stata la mia vita. A 8 anni mi sentivo libero girando in super 8». E ancora: «Bones and allesiste come un matrimonio speciale tra l’Italia e l’America, il cinema non conosce confini». Guadagnino ha voluto dedicare il premio ai registi iraniani Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad, in carcere come Jafar Panahi: «Viva loro, viva la sovversione e viva il cinema». E poi ai suoi mostri: «Non c’è posto per i mostri nel mondo dell’amore, è una frase a un certo punto pronunciata nel film. Ma oggi credo che il nostro desiderio di portare lo spettatore all’altezza di chi non è esattamente conforme forse sta riuscendo. Mi auguro che molte più persone possano abbracciare questi due amanti cannibali senza giudizio».