ROMA – La società di gestione Zest ha lanciato il primo fondo comune di investimento alternativo focalizzato esclusivamente sulle Spac (Special Purpose Acquisition Company) quotate sulle borse americane. Il fondo, denominato Zest US Spac Fund, ha l’obiettivo di sfruttare la rivalutazione dei titoli di queste società-veicolo quotate al Nasdaq o al New York Stock Exchange, disinvestendo sistematicamente prima del completamento della “business combination”, cioè la fusione tra la Spac e la società acquisita, che, per effetto dell’incorporazione, si ritrova automaticamente quotata in Borsa.
«Dall’inizio del 2021, sono passate per una Spac circa l’80% delle nuove quotazioni negli Stati Uniti, dove oggi si contano 400 Spac attive, per una capitalizzazione complessiva di circa 125 miliardi di dollari. E altre 69 Spac sono in fase di registrazione entro la fine del primo semestre, per ulteriori 17 miliardi», spiega Antonio Midolo, ideatore e gestore del fondo Zest US Spac.
Le Spac sono società che raccolgono capitali tra gli investitori privati e istituzionali al fine di quotarsi in Borsa e, successivamente, individuare un’azienda non quotata da acquisire. In questo modo la società acquisita, una volta fusa con la Spac attraverso la cosiddetta business combination, si ritrova automaticamente quotata in Borsa, senza passare per il lungo e costoso iter di quotazione o Ipo (Initial public offering). Il fondo Zest US Spac si propone come soluzione d’investimento innovativa per la liquidità, mirando, da un lato, a conservare il capitale e, dall’altro, a generare ritorni caratterizzati da bassa volatilità e decorrelazione dai mercati.
La conservazione del capitale è legata al meccanismo di finanziamento delle Spac: il capitale raccolto è custodito in un conto segregato (escrow account) e viene investito in titoli di Stato Usa a breve termine (3/6 mesi), in quanto non può essere intaccato fino alla business combination. Gli azionisti di ogni Spac possono chiedere il rimborso dell’intero capitale investito in sede di assemblea generale, una volta che questa è chiamata ad autorizzare la business combination proposta. L’extra rendimento è legato all’ulteriore possibilità, per gli azionisti delle Spac, di vendere le proprie azioni sul mercato, quando il loro valore supera il valore di rimborso: nel 2020, le Spac americane in cerca di una società da acquisire hanno offerto rendimenti medi intorno al 4% annui, mentre quelle che hanno annunciato la business combination hanno registrato un apprezzamento superiore al 30% rispetto al prezzo di collocamento delle quote delle Spac. «L’obiettivo del fondo è quello di diversificare i propri investimenti in un paniere equi-pesato di Spac quotate, con l’obiettivo di uscire sempre prima della business combination», aggiunge Midolo. «Quando il valore delle posizioni sarà superiore a quello di rimborso, le azioni delle Spac saranno vendute sul mercato. Mentre in caso di andamento del titolo piatto o negativo, il fondo chiederà il rimborso del capitale investito più gli interessi maturati nel conto segregato».