MILANO –
Zeta Service, azienda italiana fondata da Silvia Bolzoni, con 8 sedi su tutto il territorio nazionale, è tra le migliori aziende d’Europa in cui lavorare. L’azienda, infatti, è al diciassettesimo posto nella categoria medie imprese (da 50 a 499 dipendenti) dell’annuale classifica Europe’s Best Workplaces™ 2020, pubblicata da Great Place to Work Institute, con l’obiettivo di migliorare il mondo del lavoro. Un netto miglioramento per la squadra guidata da Bolzoni, che porta nuovamente il suo modello organizzativo in Europa e guadagna 28 posizioni in un solo anno, passando dal numero 45 al 17.
Lo studio viene effettuato a partire dalla reale esperienza dei lavoratori delle varie aziende, ascoltandone le opinioni riguardo all’ambiente di lavoro e all’impostazione aziendale. L’azienda è stata recentemente inserita anche ai primi posti delle classifiche Best Workplaces for Women e Best Workplaces for Innovation.
“Siamo davvero felici del risultato ottenuto, che ci posiziona addirittura tra le prime 20 migliori aziende di tutta Europa. – Ha commentato Silvia Bolzoni, CEO & Founder di Zeta Service – Questo riconoscimento per noi ha un valore enorme, perché è assegnato sulla base di ciò che realmente pensano i nostri collaboratori e perché siamo una delle sole due aziende italiane presenti in classifica.
Sin dal principio, il benessere delle persone è stato per noi una priorità, al punto che anni fa abbiamo deciso di istituire in azienda la divisione permanente Felicità e Valori. Ascoltare le necessità e le opinioni di chi lavora con te ogni giorno, sostenerlo e supportarlo in caso di difficoltà contribuisce a creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante, indispensabile per poter fare bene il proprio lavoro. In questi mesi difficili, tra lockdown ed emergenza sanitaria, ci siamo resi conto che il lavoro fatto negli anni per creare un team unito e motivato, ci ha aiutato moltissimo a superare il periodo più difficile riuscendo a lavorare in 300 contemporaneamente da casa con grande collaborazione. In Zeta Service manterremo lo smart working, impostando il lavoro per obiettivi, e non sulla presenza in ufficio o sul timbro del cartellino. Un ambiente positivo crea senso di appartenenza aziendale, come in una grande famiglia, in cui ognuno dà il proprio contributo”.